stivi-300x168Quando il protagonista è Bruce Lee, Chuck Norris, Sylvester Stallone, Arnold Schwarzenegger, Jean-Claude Van Damme o, il mio preferito, Steven Seagal, potremmo quasi esserne certe. Se poi, dai primi minuti, volano botte da orbi è matematico: siamo davanti ad un film concreto, come lo chiamo io. Quelli che agli uomini piacciono e alle donne no. In queste pellicole diffusissime nella tv generalista di oggi, risiede molta psicologia maschile e ho sempre sostenuto che noi signore, invece di girare al primo accenno di cazzotto, dovremmo guardarli con attenzione per capire qualcosa dell’altro sesso. Un’idea sarebbe organizzare anche delle visioni di gruppo in modo da sfruttare le intuizioni delle altre, svolgere punti non chiari e magari chiacchierare di scarpe nelle pubblicità
Il film concreto è una tipologia di cinema in cui la trama viene sostanzialmente raccontata per mezzo di un certo numero di scene d’azione, durante le quali uno o più protagonisti si trovano a dover affrontare una serie di sfide che richiedono coraggio e prodezza fisica. Per questa ragione, tali film sono soliti includere scene di lotta, sparatorie, inseguimenti, esplosioni ed acrobazie di ogni genere. Spesso in questo tipo di pellicole lo sviluppo caratteriale dei personaggi viene ritenuto un elemento secondario, che finisce quindi per rimanere subordinato alla pura spettacolarità dell’azione.(Tratto e rielaborato da Wikipedia)
1)Sappiamo tutti che la frase che le donne dicono più spesso è la stessa che gli uomini temono di più: “Dobbiamo parlare”. I film concreti ci confermano questa teoria. I dialoghi sono pochi e sempre comunque legati all’azione. Gli uomini non amano le chiacchiere, soprattutto se riguardano la relazione che hanno con noi. Per ottenere da loro quello che vogliamo, dunque, i fatti sono molto meglio delle parole. Coi romanzi e i messaggi, che a noi piacciono tantissimo, tendiamo a confonderli e allontanarli. Azione, ragazze, ci vuole azione!
2)Se proprio vogliamo utilizzare un linguaggio, deve essere esclusivamente quello non verbale. Il più delle volte non ascoltano quello che diciamo, o non ne hanno voglia o non ne sono in grado, ma utilizzando un certo tono di voce, uno sguardo, una posizione del capo, una carezza, rimarranno colpiti positivamente e potremo azzardare ogni richiesta, anche la più costosa.
3)Se non è nostro uso distruggere a suon di botte tutto quello che incontriamo, come accade nei film suddetti, sicuramente dovremmo puntare sulla nostra energia. A chi piacciono veramente le gatte morte che non stanno in piedi? Magari possono essere utili per una notte, ma poi le “peperine” avranno certamente la meglio. L’intraprendenza, se non eccessiva, è certamente un buon inizio di c.v  e verrà notata.
Passiamo ad analizzare le figure femminili in questo tipo di pellicole. C’è un’unica tipologia di donne, coincide spesso con l’ideale dell’immaginario maschile e può essere buon materiale di studio.
1)Se nella vita ci hanno insegnato che l’importante è l’interiorità, la donna, in questo genere, è una figa pazzesca. Veste minigonne e abiti succinti che evidenziano le sue forme ed è intelligente. Si sa difendere con le arti marziali e quindi sferrare qualche colpo in modo da tirar fuori dai guai il suo lui, in quei rari e brevi momenti in cui il cattivo ha la meglio.
2)Estremamente femminile, è dolce e comprensiva. Inizialmente sempre un po’ refiosa e se per buona parte del primo tempo può prendere in antipatia il nostro protagonista, cederà al suo fascino prima del secondo. A quel punto non c’è mal di testa che tenga: l’unione fisica tra i due è sempre sensazionale e perfetta fin dalla prima volta. Da lì la svolta verso i tre tipi di svolgimento:
a)Diverrà la compagna e combatterà al suo fianco
b)Sarà rapita e lui la cercherà per il resto del film
c)Verrà uccisa in modo che la sua rabbia monti fino al finale in cui distruggerà tutto e tutti.
Abbiamo detto cosa gli piace, ma com’è l’universo del protagonista?
Un eroe indistruttibile, capace di sopravvivere alle situazioni più estreme senza subire gli effetti delle ferite e senza riportarne alcuna conseguenza. Le armi ed i veicoli sono delle sue estensioni. Un mondo fatto di fucili e mitragliatrici che non esauriscono mai le pallottole. Le automobili e le motociclette continuano a muoversi anche se irrimediabilmente danneggiate, oppure esplodono al minimo accenno di malfunzionamento.Qualsiasi uomo vorrebbe vedere questo per sentirsi veramente realizzato. Per risvegliare l’eroe che c’è nel nostro lui, dunque, non ci rimane che fargli aggiustare la lavatrice quando si rompe, chiamarlo per portare il carrello e le buste della spesa e soprattutto fargli aprile le bottiglie di vino. Se poi stappa la birra con l’accendino per noi, è fatta, l’abbiamo conquistato!

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