Ci sono cose che quando le provi non puoi più farne a meno.
Che ti cambiano la vita.
Che ci metti tantissimo ad arrivarci, ma quando sei lì sai che non puoi più tornare indietro.
Qualcuno le chiama scelte, ma per me sono sempre state delle vere e proprie epifanie.
Quella cosa lì sì e quell’altra no.
Accade questo, ogni volta che mi metto il mio rossetto rosso.
Non c’è niente che mi tolga la stanchezza dal viso, come sa farlo lui.
Dato che ogni attrice, modella o icona ha il suo, in mercato ce ne sono moltissimi.
Sceglierlo è, dunque, difficile.
A volte, l’unico modo è provarli tutti.
O almeno, fino a quando non lo si trova.
Alcuni non ti abbandonerebbero mai, qualunque cosa accadesse.
Sono a lunga durata.
Altri invece, durano pochissimo ed è proprio quello il bello.
Perderseli nei baci.
La maggior parte però, li ho visti dalle altre.
Che sembrerebbero perfetti per te ma, se poi li provi, sono un gran disastro.
Quella volta che, una rossa davanti allo specchio di una discoteca sfoderò il Rouge Allure di Chanel.
Il giorno dopo corsi a comprarlo, solo per l’eleganza della confezione.

Provai il Red Desire di Lancome, ma sarebbe stato meglio ad una mora.
L’Angel Red di Clinique, un po’ troppo naturale per me.
Il Really Red di Cover girl, con il quale sembro cheap.
Il Rouge Chine di Anna Sui, forse un po’ troppo barocco.
Il Red Salsa di Mary Key, che mi fa diva anni ’50.
Il Fire Down Below di Nars, che mi raddoppia le labbra.
Il Bold Red di Trucco, che è rosso come solo certe rose sanno essere.
E poi trovai il mio.

Un vestito è rimasto appeso allo specchio dall’altra sera.
L’avrei dovuto mettere per un’occasione importante.
L’avevo preparato prima perché sono sempre in ritardo.
Non aveva bisogno di accessori.
Era perfetto così.
Se fossi uscita, avrei aggiunto solo il mio rossetto rosso.

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