Mi chiamo Francesca. Milanese di nascita, genovese per scelta.
Nella vita volevo fare la diva-cantante. Per capirci: Marlene Dietrich, Wanda Osiris, Marilyn Monroe.
Volevo essere maledetta, disperata, piena di amanti, forse anche un po’ drogata e sicuramente di grandissimo successo.
Quindi mi sono diplomata in canto jazz, ma malgrado questo, son diventata un’interprete sfegatata di musica italiana anni ’60.
Animo, dunque, i peggiori karaoke della città, perdendo credibilità di fronte al nobile jet set musicale genovese.
Unica nota maudit è il mio appartamento in via 20 Settembre n.20.
Un grande residence di 300 interni, una comunità di personaggi curiosi: guardie giurate, pazzi, prostitute, delinquenti vari e personalità poetiche dove sono integratissima, tanto da scriverne una sorta di resoconto ogni lunedì.
Da quella stanza d’albergo poco più grande di 35 metri quadrati, canto tutti i miei alter ego e finalmente guardo la realtà come la vorrei vedere.