Vendesi serenate e parole d’amore

img_1998Il concorso, quest’anno, ha aumentato il tradizionale putiferio settembrino dell’assegnazione delle cattedre ai supplenti. Dunque, per la terza fascia, sembrerebbe tutto fermo.
Sono sempre meno i ragazzi che hanno voglia di cantare, o comunque sempre più i genitori che, alla musica, antepongono per i figli yoga, rebirthing, corso di russo o di addestramento cuccioli..
Attorno a me, diabolicamente, uno stuolo di oggetti luccicanti, chiama.
Non so se ne siete a conoscenza, ma la città a settembre è magicamente popolata. Candelabri a cinque bracci in offerta. Abiti estivi ancora carissimi e, per giunta, spendibili solo un paio di volte per poi essere dimenticati, in fondo all’armadio, anche la prossima estate.
Prodotti Deluxe, come il sugo di cervo delle Ande, il cioccolato bianco degli Emirati Arabi o il caffè profumato alla vaniglia.
Tutte meraviglie legate a quel volgare problema del dover guadagnare.
I counselor, profeti dell’oggi, dicono che per far profitto bisogna puntare sui propri plus, su quello che abbiamo in più rispetto agli altri.
Ed io, forse ultimamente in quantità superiori, ma certamente da sempre, di una cosa abbondo.
L’amore.
E dunque mi propongo di aiutare, tutti i miei lettori e non solo, a superare le loro sofferenze di cuore con due servizi professionali.
La serenata
Sei in crisi? La tua ragazza o il tuo ragazzo non ti amano più?
Sei stato colpito da una freccia di Cupido?
La Minavagante ti può aiutare.
C’e sempre una canzone che ha fatto innamorare, che le/gli piace, che ti/la commuove o, semplicemente, che potrebbe divenire la vostra.
Se disponi di un piccolo budget posso interpretarla per te.
Sono specializzata in canzoni italiane anni ’60-’70 e naturalmente su Mina.
Diplomata in jazz, l’inglese non mi fa certo paura.
Quale repertorio migliore per amoreggiare?
Il servizio comprende la base o l’accompagnamento dal vivo, dipende da quanto puoi spendere.
Da poco la Minavagante è disponibile anche su Whats up, una prestazione economica e pratica che puoi conteggiare tu stesso, rispetto alla lunghezza di strofe e ritornello, per sapere quanto spenderai.
Una sorpresa è per sempre ed il risultato è assicurato.
Parole d’amore.
Provi un forte sentimento per qualcuno, ma non sai come dirglielo?
L’oggetto del tuo desiderio non ne vuole più sapere di te?
Non darti per vinto.
La Minavagante ti può aiutare.
Infatuata da sempre di poeti, belli e dannati, delinquenti e galeotti ha dovuto affinare la sua penna tanto che anche le passioni più platoniche ed impossibili possono diventare realtà.
Ha speso, letto e pianto tutte le sue parole sulla carta e grazie a questo ti farà raggiungere l’obbiettivo.
Per godere di questo servizio, basta che tu disponga di una cifra, di poco maggiore rispetto alla serenata.
Anche in questo caso è disponibile la versione Whats Up col pratico conteggio economico tra versi/parole. Così sai sempre quanto spendi!!

Scrivetemi e io scriverò per voi!
Ditemi cosa volete che io canti e canterò per voi!
Buon amore a tutti.


Un cestino Deluxe

Logo-Deluxe-500x250Oggi è il lunedì dell’Angelo ed io, che come sempre santifico le feste in via Venti, con un balzo salgo sulla poltrona per recuperare sopra l’armadio quel cestino di vimini con posate d’argento e bicchieri di cristallo. La pubblicità dice che non serve molto per concedersi un lusso. E’ vero, ma solo se entri nella corsia giusta. Diciamo che la Lidl non è un supermercato particolarmente elegante all’interno, cemento e frighi di prodotti tedeschi ed economici. Il che contrasta anche con la zona in cui è situato, Albaro, il cuore dell’élite genovese. Ma se imbocchi la corsia giusta capisci perché questa è un’ideale continuazione di Corso Italia…la riconosci, non puoi sbagliarti, è Deluxe.
Selezione di caffè brasiliani in chicchi che aspettano di essere macinati per sprigionare profumi tali da riempire un appartamento, confetti al mango ricoperti di cioccolato fondente, salse piccanti ed afrodisiache protagoniste delle cucine più esigenti, noci, nocciole e mandorle in eleganti cestini, sali che provengono chissà da quali mari purissimi e selezioni di pepi colorati come sorbetti di primavera. Questo è deluxe. Senti quasi una musica in sottofondo. Per me Paolo Conte canta: “Tropical, tropical, tropical..”
Adagio delicatamente nel cestino il menu che ho preparato esclusivamente con questi prodotti selezionati dal Gambero rosso: il salmone in crosta, le barchette in salsa rosa e gamberi e infine la bisfrolla in fiore con la confettura di mirtillo nero e di mora rossa.
Già il tutto pesa abbastanza, ma aggiungo l’immancabile mini prosecco da due flute, unico prodotto non acquistato alla Lidl dove c’era un buon Pinot Chardonnay, ma solo in formato grande che col sole può dare alla testa.
Nelle tasche le chiavi, il rossetto e il portafoglio. Con il mio vestito blu elettrico a fiori arancioni percorro una via Venti desolata: un gruppo di filippini mi saluta, i bar sono chiusi e la luce è troppo forte perché ieri ho rotto gli occhiali da sole.
Alle 13 parte il treno che mi porterà a gustare la mia colazione proprio di fronte al mare.
Mi devo sbrigare, correre col cestino pieno deve essere peggio che con i tacchi.

 

 


“Imlovinit” in vestaglia di velluto.

20150324_102557“Un pigiama così merita un premio. Anzi 24” Chi si presenterà in pigiama in un McDonald’s che partecipi al’iniziativa il giorno martedì 24 marzo 2015 avrà la colazione gratis per 24 giorni.
Io, che il cornetto non lo mangio perché ha troppe calorie, in questo modo avrei una scusa fantastica, che poi magari c’è integrale, che da Mc oltretutto non lo mangerà nessuno, ma tutti al minimo con la crema e al massimo al gusto Mc Bacon.
Poi è tempo che vorrei indossare quella vestaglia blu elettrico che ho comprato tempo fa. Una volta volevo andare vestita così al Cardamomo caffè, di notte però, non in orario colazione.
Dunque martedì scorso alle 10 del mattino percorro via Venti Settembre con la vestaglia blu elettrico sopra ad un pigiama chiaro in cotone. Mi sento una dandy di altri tempi mentre paro gli sguardi, con occhiaia annessa, dei tanti avvocati e commercialisti nascosti dagli occhiali da sole e impeccabili nei loro completi.
Entrata da McD una sorta di pigiama party mi attende: tanti universitari vestiti di renne e cuoricini chiaccherano davanti alle brioches e ai cappuccini fumanti. Qualcuno studia. C’è anche qualche mio coetaneo e qualcuno più grande di me…tutti così coraggiosi da presentarsi vestiti da notte. Non mancano i giornalisti delle tv locali a caccia del pezzo di colore da mettere nel tg.
Ma se vi immaginate la puzza di fritto, la confusione e la solitudine di chi mangia da solo a volte nei fast food, vi giuro che è differente. La sensazione è quella di una colazione in hotel, magari non un cinque stelle, ma sicuramente almeno tre, dove gli ospiti hanno deciso di prendersela con calma e scendere ancora mezzi addormentati, quasi per dimostrare e condividere con la sala il fatto che sono in vacanza.
Un’altra cosa che mi colpisce è la gentilezza e la professionalità di coloro che lavorano: c’è un clima di famiglia. Io ho chiesto subito favori sull’orario al responsabile: “Sa, forse potrei arrivare un po’ più tardi…” E lui gentilissimo: “Ci ricorderemo di lei”
Che dato il mio abbigliamento non so se sia un complimento o no.
Osservo questo ragazzo e vedo che riconosce molti dei clienti abituali, li saluta e scambia anche qualche battuta. E’ allegro e positivo coi colleghi. Mi viene in mente il team building nelle grandi aziende per unire dirigenti e impiegati….E’ possibile? Sembrerebbe. Mi dico, forse è lui, accento albanese, ad essere particolarmente carismatico. No, devo dire che anche quando non è il suo turno, tutti sono gentili ed in armonia.
In questo modo, almeno per me, McD si è meritato alla grande di essere tra gli sponsor dell’Expo 2015. Non voglio entrare nel merito di cosa si mangi nei fast food, a riguardo vi rimando all’ottimo documentario Super size me di Morgan Spurlock, ma personalmente penso che questo tipo di atteggiamento, sopratutto in una città solitamente “accogliente” come Genova, non sia poco.E poi ammetto di avere una certa attrazione per il clown Ronald. L’ho sempre pensato un qualcosa che sta tra Krusty dei Simpson, il protagonista di It di Steven King ed un personaggio del circo Orfei. Imlovinit in pigiama, anzi in vestaglia di velluto.