Chi mi conosce sa quanto io ami i profumi.
Per molto tempo ne ho usato solo uno. Lo portava un’amica di mia madre e quando da bambina la sentivo emanare quella classica fragranza la rincorrevo ovunque come un serpente ammaestrato. Così ho continuato nell’adolescenza. Tutti sapevano cosa regalarmi. I fidanzati più innamorati mi creavano il kit: saponetta, bagnoschiuma, crema corpo. I miei collant sapevano di rosa di maggio, raccolta a mano nelle ore del mattino. Quello sarebbe stato il mio profumo e non l’avrei mai tradito. Idealismi dell’adolescenza?
A vent’anni studiavo a Bologna con la mia migliore amica. Usava una fragranza che le conferiva un odore più che una profumazione, qualcosa di persistente e sensuale. Quando andava in università presto la mattina ( io facevo il Dams…) me ne spruzzavo un po’. Non era come su di lei. Ma comunque quando lo mettevo mi sembrava di sentire scrosciare una cascata giapponese e di trovarmi in quel luogo magico dietro alla rapida dove ci si nasconde nei film tra i fiori bianchi protagonisti di quel bouquet. Non l’ho mai comprato quel profumo.
Ma da allora ne ho comprati tantissimi altri. Mai perché li sentivo in profumeria, ma perché erano sulla pelle delle persone, mi raccontavano di loro, più delle loro macchine, delle loro scelte, dei loro amori. Quello di mia sorella, di quell’amica, a volte addirittura delle persone che fermavo per la strada.
Quando mi innamoravo di un uomo e mi mancava o finiva mi compravo il suo profumo e mi sembrava di nuovo vicino. E’ un escamotage molto utile, lo consiglio.
Ho un look per fragranza, un aroma per stato d’animo e un effluvio per ogni occasione. Ma la cosa che mi colpisce di più e che più ne posseggo e più desidero sempre quello che non ho. Quando poi lo compro è come se perdesse un po’ di valore, mi stancasse già. Natura umana?
Forse non ho trovato quello giusto. Almeno così si dice.
Ma tutti certo non posso averli. Tornerò ad un unico profumo o continuerò a desiderare bouquet diversi fino a quando non li posseggo?
Non so rispondere, ma posso affermare che se continuo così, a parte cominciare a condirci l’insalata come affermavo a marzo ne il Pranzo di primavera, l’unico profumo che dovrà cominciare ad interessarmi è l’Eau d’Argent, de Parfum però, e non de Toilette, con quello che costano…
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