van goghPer me i saldi son sempre stati la ricerca dell’oggetto del Desiderio. Qualcosa che avevo bramato durante la stagione, ma che non potevo permettermi o che non avevo il tempo di cercare. Degli stivaletti Chanel, un abito in velluto, un Borsalino con le piume, una sottoveste di La Perla. Quest’anno no. Quest’anno sono troppo scoraggiata dai must di stagione che proprio non mi appartengono.
Pellicce fake coloratissime
Carriarmati ai piedi
Giubotti di pelle corti
Abiti glitterati
Tutone onesie
Stendiamo un velo pietoso sul fatto che la moda premia sempre di più quel mix che si chiama: ho 16 anni, mi trucco come se ne avessi 30, compro solo da H&M, sono andata adesso da Mc Donald e ho guardato il mio fidanzato che mangiava un Big Mac, lui ha i pettorali e fa il pugile, io ho i leggins che mi tengono su il di dietro.
Dunque i saldi sarebbero stati per la prima volta una visione, un’esperienza contemplativa. Tradotto avrei comprato a causa della frustrazione pezzi folli che non avrei mai messo.
Dunque ho deciso: quest’anno si va a Milano in Corso Buenos Aires, il regno della percentuale al ribasso. Giunta in stazione Centrale mi carico… imboccato il corso da Piazzale Loreto sono pronta all’acquisto folle. Non ho avvertito nessuno che sarei arrivata.
Sono una scappata di saldi.
Calzedonia. Le calze sono importantissime. Le autoreggenti carissisime. Prendo il cestino, ne compro per 37 euro. Vado alla cassa, mi sento più furba di tutte le milanesi, più charmant. “No scusi, non passa. Riprovo?” Mi chiede la commessa come se avesse già vinto la scommessa. Io, coraggiosa, algida e non curante, sapendo già quello che sarebbe successo, dico: “Riprovi”….. E poi …”Mi tenga il sacchetto che ripasso”, povera, misera Francesca.
Vado nella prima Sampaolo, mi hanno insegnato di non regalare mai commissioni alle banche e vedo che ho disponibili solo 14 euro.
Comincio a camminare. Naufragio. Perdita. Solitudine. Raggiungo Palazzo Reale. La mostra di Van Gogh, uno dei rossi che amo di più e si sa che io ho un debole per i rossi. Costa 14 euro. Entro. I colori dei prati e dei cieli mischiati, indistinti superano un Carré di Hermès, che per me vuole dire il Paradiso. Molto più dei saldi. Eccolo il mio oggetto del desiderio.

 

 

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