Logo-Deluxe-500x250Oggi è il lunedì dell’Angelo ed io, che come sempre santifico le feste in via Venti, con un balzo salgo sulla poltrona per recuperare sopra l’armadio quel cestino di vimini con posate d’argento e bicchieri di cristallo. La pubblicità dice che non serve molto per concedersi un lusso. E’ vero, ma solo se entri nella corsia giusta. Diciamo che la Lidl non è un supermercato particolarmente elegante all’interno, cemento e frighi di prodotti tedeschi ed economici. Il che contrasta anche con la zona in cui è situato, Albaro, il cuore dell’élite genovese. Ma se imbocchi la corsia giusta capisci perché questa è un’ideale continuazione di Corso Italia…la riconosci, non puoi sbagliarti, è Deluxe.
Selezione di caffè brasiliani in chicchi che aspettano di essere macinati per sprigionare profumi tali da riempire un appartamento, confetti al mango ricoperti di cioccolato fondente, salse piccanti ed afrodisiache protagoniste delle cucine più esigenti, noci, nocciole e mandorle in eleganti cestini, sali che provengono chissà da quali mari purissimi e selezioni di pepi colorati come sorbetti di primavera. Questo è deluxe. Senti quasi una musica in sottofondo. Per me Paolo Conte canta: “Tropical, tropical, tropical..”
Adagio delicatamente nel cestino il menu che ho preparato esclusivamente con questi prodotti selezionati dal Gambero rosso: il salmone in crosta, le barchette in salsa rosa e gamberi e infine la bisfrolla in fiore con la confettura di mirtillo nero e di mora rossa.
Già il tutto pesa abbastanza, ma aggiungo l’immancabile mini prosecco da due flute, unico prodotto non acquistato alla Lidl dove c’era un buon Pinot Chardonnay, ma solo in formato grande che col sole può dare alla testa.
Nelle tasche le chiavi, il rossetto e il portafoglio. Con il mio vestito blu elettrico a fiori arancioni percorro una via Venti desolata: un gruppo di filippini mi saluta, i bar sono chiusi e la luce è troppo forte perché ieri ho rotto gli occhiali da sole.
Alle 13 parte il treno che mi porterà a gustare la mia colazione proprio di fronte al mare.
Mi devo sbrigare, correre col cestino pieno deve essere peggio che con i tacchi.

 

 

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