13621804_10154140402801690_1781415704_o-224x300La sera del 7 luglio non bisogna andare al cinema, né seguire le partite. Inutile aspettare un amante che sta per tornare, non si paleserà. Non è il momento giusto per ubriacarsi in una discoteca e nemmeno quello per chiudersi a casa, in compagnia di un buon libro. La sera del 7 luglio bisogna scappare dalle luci della città e guardare in alto. Se siete fortunati e ci sono le condizioni climatiche giuste, vedrete subito Vega e Altair, il re e la regina della notte del Tanabata. Due stelle: una è azzurrina e ricorda il mio diamante chiuso nel cassetto, l’altra ha una luce più gialla e maschile, come un sole di notte. In  mezzo a loro, la via Lattea. Gli orientali, in questi due corpi celesti, hanno visto due amanti separati nel cielo. D’altronde l’amore, a volte, separa anche sulla terra. Nella tradizione, Tentei era un imperatore che aveva una figlia di nome Orihime. La principessa era una sorta di personal shopper upper class. Passava infatti le giornate a scegliere, cucire e preparare gli abiti per gli dei. Immaginatevi che stoffe lucide e tagli preziosi. Era molto efficiente, ma sempre sola e non pensava mai a se stessa. Tentei, che le voleva bene ed era orgoglioso, pensò allora di donarle un marito. Un regalo sicuro, direi. L’imperatore si rivolse ad Hikoboschi, un mandriano che faceva pascolare i buoi attraverso la via Lattea e che poteva essere il suo tipo perché anche lui un gran lavoratore. Per i due, infatti, fu un colpo di fulmine. La notte volava via tra una poesia, una carezza ed un bacio. D’altronde deve essere bellissimo far l’amore tra le stelle. Ma la coppia non riusciva più a combinare niente. Gli dei portavano vestiti malconci ed apparivano trasandati e i tanti buoi, scappati dalla mandria, vagavano nel cielo senza guida. Alcune bestie, erano così confuse che arrivarono nel palazzo dell’imperatore e lo misero a soqquadro. Questo scatenò la rabbia di Tentei che decise di punire i due sposi separandoli proprio con la Via Lattea. Gli innamorati si trovarono ad un milione di stelle di distanza. Così per tutte le notti, tranne il 7 di luglio, in cui la luna è uno spicchio e Orihime la usa come una barchetta per farsi traghettare dall’altra parte della Galassia. In questo modo, la ragazza raggiunge il suo amato Hikoboschi e lo ama fino all’ 8 mattina. In Cina, il 7 di luglio tutti possono esprimere un desiderio, perché anche se irrealizzabile, come l’amore di quei due, in quella notte la via Lattea diventa un romantico fiume da attraversare alla luce della luna. Basta scrivere la preghiera su un foglio di carta di riso e attaccarla al bambù. Rosa l’amore, giallo i soldi, rosso per la passione.
Il mio Tanzaku, come un fiore, spunta già tra i rami.

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