
Non avesse sospettato di rimanere disoccupata a vita, avrebbe fatto la ricercatrice.
Questo non ha mai giocato a mio favore.
Infatti, alle medie, era lei ad aiutarmi nelle materie scientifiche e quando mi faceva ripetizioni sembrava tutto più semplice.
Sinceramente non ricordo di più di quel periodo, a parte che fu nell’estate dopo l’esame di terza media che diedi il primo bacio sulla passeggiata dei Piani d’Invrea.
Al liceo, naturalmente, ho fatto il classico, dove il mitico prof. Michieli con sguardo affascinante ed accento napoletano, mi diceva:
“Lorusso ce la mettiamo questa x?”
Ed io, da posto, con occhi a cuore riuscivo a strappare un 6 risicato ed uno splendido sorriso per cui le compagne ringraziavano calorosamente nell’intervallo.
Poi è arrivata la musica e anche lì, quando si parlava di frazionare tempi e valori, il pesciolino rosso si insinuava nella mia testa bionda e attraversava l’acquario che, in quel momento, si creava al posto del cervello.
Ma le cose cambiano.
Ora devo aiutare un bambino.
Lui, nelle ore di matematica e geometria evita di guardarmi, ma sento che di me non è convito affatto.
Appena viene dettato il problema o copiata l’espressione cerco di mantenere la calma e soprattutto dimostrargli di aver tutto sotto controllo. Ma non faccio in tempo a scrivere i dati o la verbalizzazione che, dietro di me, i compagni di classe cominciano ad alzare la mano, gridando: “Io, io, Prof interroghi me..”
Saputelli.
La professoressa di matematica, che è bravissima e sensibile, tanto che dimostra una certa cura, oltre che nei confronti del bambino anche nei miei, ci chiede: “Tutto ok?”
Voi che avete dei figli e solo lauree in materie umanistiche, forse potete capirmi.
Quella parte del cervello chiamata logica, io non ce l’ho.
La stessa cosa vale per gli addominali laterali, dice Luis, il mio pugile-allenatore preferito.
Quelli che ti fanno stare nel plank obliquo, per intenderci.
Magari ce li ho, ma certamente non li ho allenati.
Penso, inoltre, che nella mia testa, la zona deputata alla creatività occupi uno spazio doppio, o forse triplo ed invada anche la parte logica, proprio come quando un occhio ci vede e l’altro è pigro.
Questo mi ha fatto riflettere e mi ha spiegato tante cose in queste settimane.
La parte creativa-emotiva, nella mia vita, sembra aver preso il sopravvento e quella logica, invece, appare sconfitta, messa in un angolo e dimenticata.
È questo il motivo della mia tendenza ad investire troppo nei sentimenti.
E, relativamente, ad essere investita da loro.
Questo è il motivo di tante scelte sbagliate e portate fino all’esasperazione.
Questo è il motivo per cui ho passato il week end tra l’applicare proprietà distributive ed invariantive e risolvere problemi di geometria.
E dopo che, convintissima, ho cercato di dimostrare almeno per un minuto che il risultato di 7×8 fosse 52, ho ripreso in mano anche le tabelline.
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