Mezzanotte è passata da poco. Genova sembra desolata, ma io ho ancora molta voglia di parlare, complice quel Nero D’Avola, il week end e il fatto che nessuno sia al mio fianco. Certe notti, alla Ligabue, dovrebbe essere vietata la solitudine. Ma appena superata piazza De Ferrari, via Venti, come spesso accade, mi viene in aiuto. Mi guardo attorno e mi rendo conto che, malgrado il marciapiede sia libero, non sono sola. Allora intervengo, interrogo, faccio il primo passo.
“Scusate signorine, dico a voi, sicuramente siete dirette verso una discoteca, visto il trucco e l’abbigliamento. Volevo farvi i complimenti, siete veramente sciantose. So che il sabato sera c’è una fantastica serata al Blunt. Andate forse lì? Potrei unirmi? Spero di non farvi sfigurare, come vedete, anche io in quanto a ciglia son ben fornita.”
Ma le ragazze non interagiscono, temo se la tirino un po’, d’altronde sono così carine.
“Ragazzi, state andando forse a sciare? Che domanda stupida, certo che sì, tu hai gli sci in mano…. A quest’ora di notte, la vostra è certamente una partenza intelligente. Siete diretti verso la Valle d’Aosta? Mia mamma è originaria di lì. Speriamo che ci sia un po’ di neve quest’anno. Ma non siete vestiti un po’ pesanti? Stasera fa un caldo, ho tirato fuori il giacchino autunnale, perfetto per questo abito. Cosa ne dite? Ecco, se ci fosse un posto in più, mi unirei volentieri. Io non so sciare, ma domani potrei aspettarvi prendendo il sole, magari con un bel bicchierino di grappa che in montagna, si sa, ha un altro sapore.”
Nessuna risposta. Eppure sembravano simpatici, ma avranno sicuramente la macchina piena, tra sci e tutto.
“Finalmente due signore che tornano sicuramente da una prima. Al Carlo Felice c’era Traviata vero? Che meraviglia, forse è la mia opera preferita. Per Violetta l’amore per Alfredo è qualcosa di così intenso e vero! Lei che aveva solo amanti ricchi, si perde per uno che non ha un soldo bucato.
Sicuramente è capitato anche a voi, dato che siete signore così eleganti.
E la scena in cui fa finta di non amarlo e A. da fesso ci crede? Ma come avrebbe potuto innamorarsi del conte Duphol?Gli uomini son proprio ingenui, a volte. Non trovate?Sono certa che anche voi avrete pianto disperate quando lei muore tra le braccia di lui. La prossima volta dobbiamo organizzare di andare insieme, son prof di musica, conosco un sacco di curiosità sull’opera.
Ora devo proprio scappare, perdonatemi, ci vediamo magari per la Butterfly alla prima della Scala.”
“Quanto mi piacciono le famiglie. Così tanto che mi astengo dal giudicare le mises del vostro, come lo chiama il vetrinista, Pigiama party.
Se no sarebbe un bagno di sangue, soprattutto rispetto a mamma e papà….ma insieme siete così intonati nei colori e nei temi e mi date un’idea di confort ed intimità. Il pigiama della mamma richiama il coniglio della bambina e quello del papà la renna del bambino. Stanotte, qui davanti a voi, mi sembra già Natale. Vi vedo che vi date la buona notte il 24 per poi aprire i doni insieme la mattina del 25 dicembre. Bambina coniglio e bambino renna vanno a sbirciare sotto l’albero già alle 6, in caso che Babbo Natale sia arrivato in anticipo. E anche se Natale è l’unico giorno dell’anno in cui potreste dormire fino alle otto, all’alba vi riempite il letto di regali a patto che vi facciano sonnecchiare almeno fino alle sette”.
Adesso tocca anche a me andare a dormire e domani, quando torno da scuola, vado a comprare l’albero di Natale.
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