Cleo, pappagallo Bosniaco

Micaela ama José.
E José ama Micaela.
Lei è ben vestita, educata e religiosa.
Quella che piace alla mamma.
Tanto che della madre porta missive, nel bene e nel male.
Nel primo duetto con lui e nell’ultimo, in cui, si aggiunge Carmen.
Sempre alla madre punta.
È quella la sua strategia di seduzione.

Lui è solo un caporale.
Nemmeno capitano, figurati tenente.
Grigio, come la sua uniforme. Come la sua esistenza.

E poi arriva lei.
Ha un fiore rosso in mano.
Non c’è bisogno che la guardi, basta il suo canto.
Un fiore che lo convincerà a fare qualsiasi cosa.
Un canto al quale non sa resistere.
Che lui conserverà anche quando finirà in prigione per averla liberata.
Dimenticando quell’altra.
Mentre la madre muore di crepacuore all’idea che lui stia con una tabaccaia zingara.
Josè nega questa attrazione, non guarda, non cerca la maliarda.

Ma l’amore è un uccello ribelle che in gabbia non sta.

Carmen canta a Josè, gli dice che sta cercando un nuovo amante, che il suo cuore è libero.
Che berranno e danzeranno insieme.
Ma appena lo convince, riprende il tema dell’aria più famosa, come se lo preparasse.
Mette le carte in tavola ancora prima che inizi, ma non c’è sordo peggiore di chi non vuol sentire.
Accecati d’amore non si ascoltano nemmeno le verità dell’altro.
E il canto per José è pura seduzione, perdita, oblio.

Se non mi ami io ti amo, se io ti amo attento a te.

Al culmine della seduzione, mentre lei danza per lui, suona la ritirata.
José deve tornare e lei glielo vieta.
Per capriccio, comincia a distruggere la sua vita.
Mette il muso, fino a quando non rimane con lei.
Fino a portarlo sulla montagna a far la sua vita, senza che José ne sia in grado.
Carmen, ora che l’ha, non può che stancarsi di lui.
Non le serve più.
E ci mette poco a sostituire il suo grigiore con il traje de luces del torero Escamillo.
Che, meno ingenuamente, dice alla povera vittima:
“Non lo sapevi, gli amori di Carmen non durano più di sei mesi?”
Ma lui non crede.
A lui, a Manuela e neppure alla mamma che ha finito le lacrime da quante ne ha versate.

Ti convincerò Carmen.
Ci rifaremo una vita insieme, saremo felici.

È inutile chiamarlo se gli conviene sottrarsi.
Viene e va ed ora va.

L’unica capace di fermar l’amore è la morte.
Glielo suggerisce lei.
Dovresti uccidermi per avermi, ora.

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