Giravo, quando ancor si poteva, per via Balbi proprio all’imbrunire.
E, come capita spesso, il mio occhio è stato attirato dalla bellezza del cortile di Palazzo Reale.
Il sole stava per tramontare e chiesi, con modi gentili, al portiere:
“Posso andare a vedere il tramonto?”
Lui mi rispose: “Certo”
Ero già quasi dall’altra parte, quando però aggiunse:
“Ma costa un euro.”
Me ne stavo andando stizzita, ma ricordai di essere a Genova.
In fondo non era così tanto per:
delle nuvole di zucchero filato,
uno stagno di ninfee nel buio,
delle palme a incorniciare lo spettacolo,
e, soprattuto le gru del porto, a rivendicare il diritto del color tramonto.
Tutto questo stratificato come una torta nuziale, da un euro a porzione.

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